Intervista a Francesco Esposito – Anteprima del Libro Dei e Semidei

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  1. Chi è Francesco Esposito?
  • Francesco Esposito è un appassionato e curioso di tutto ciò che riguarda il Cristianesimo antico: dalle sue origini alle sue divisioni fino ai primi tentativi di un Cristianesimo di tipo cattolico unitario. La mia formazione universitaria (Scienze Filosofiche con specializzazione in storia romana antica e tardo-antica) ha permesso di accrescere per più di dieci anni questa mia passione e arrivare a tre pubblicazioni specifiche sull’argomento.
  1. Ormai alla terza Pubblicazione come ci si sente ad essere entrato nel mondo della scrittura?
  • Di sicuro un’emozione forte ed una soddisfazione personale. Vedere concretizzati in questo modo i propri sacrifici fatti di studi costanti e appassionati, soprattutto con una forte risposta positiva da parte del pubblico, non può che fare piacere.
  1. Ne “Il Cristianesimo un’invenzione di ‘San’ Paolo” ci hai introdotto nell’intricato mondo della nascente cultura Cristiana, puoi aiutarci a capire quali erano le varie forze in gioco?
  • Nonostante il dato della tradizione che impone un “paolinismo” coerente con ciò che professava il movimento apostolico sito a Gerusalemme, è proprio dalle lettere di Paolo (solo la metà a lui sicuramente attribuibili, nonostante le quattordici presenti nel Nuovo Testamento) che ricaviamo una profonda spaccatura con quella che può essere definita la “comunità gesuana” (gli Apostoli gerosolimitani). E queste erano le forze in campo: da una parte gli ebrei palestinesi, coloro che professavano un rigido rispetto della tradizione mosaica (circoncisione, seguire i 613 precetti e culto nel Tempio); dall’altra gli ebrei della diaspora, conosciuti nel libro degli Atti come gli “ellenisti”, da cui Paolo ha attinto parte della sua personale teologia, e che professavano un connubio fra tradizione mosaica e tradizione/cultura ellenistica.
  1. Perché si è arrivati alla fine al Cristianesimo?
  • Paradossalmente, sebbene Paolo non abbia mai visto nella sua vita la realizzazione del suo personale progetto, dalla seconda metà del II secolo, dopo un uso esclusivo da parte dei Cristiani gnostici, le sue lettere vennero utilizzate anche da molti altri “Cristianesimi”, fra cui i futuri cattolici, coloro che tradizionalmente vengono riconosciuti come gli “ortodossi”.
  • L’ago della bilancia fu l’annientamento della comunità apostolica presente a Gerusalemme, spazzata via assieme alla stessa città dalle guerre giudaiche (giudei zeloti contro i dominatori Romani), con conseguente demonizzazione degli stessi ebrei, i quali avevano fatto spendere tempo, risorse e uomini all’Impero Romano.
  1. Nel Cristo Illegittimo hai invece focalizzato l’attenzione sulla figura di Gesù, puoi spiegarci chi era o meglio chi era realmente?
  • Dobbiamo fare una netta distinzione fra il possibile Gesù storico (le cui testimonianze indipendenti si contano davvero sulle dita di una mano, e molte di queste sono parzialmente interpolate) e il Gesù dei Vangeli (la cui costruzione mitica è ben evidente).
  • Se prendiamo per vero quel poco di certo che sappiamo di lui, e cioè essere riconosciuto come un Messia, allora la sua figura può essere abbastanza chiara: nel mondo ebraico, la figura del Messia era una ed una soltanto: liberatore politico per la casa di Israele dal dominatore straniero.
  • Ne “Il Cristo illegittimo” cerco di partire dal Gesù essere umano, forte dei testi a nostra disposizione, prendendo in esame tre possibili eventi di delegittimazione che ha forse subìto nella sua vita: una delegittimazione di tipo sociale (l’accusa di essere un figlio illegittimo), una di tipo politico (la sconfitta subìta con la condanna in croce), ed un’altra di tipo storico (il Gesù della storia che ha lasciato il posto al Gesù spirituale e teologico).
  1. E’ difficile nella società attuale inserire queste tematiche e scardinare millenari dogmi incastonati ormai nelle pieghe del tempo? E che cosa hai intenzione di fare a riguardo?
  • Di sicuro è molto difficile, di fronte a un indottrinamento fin dalla più tenera età, riuscire ad andare oltre determinate convenzioni, e ancora più difficile riuscire a fare una seria ricerca storica quando – ahimè – molti altri autori (o sedicenti tali) tentano di creare lavori pseudo-scientifici scadendo invece nel solito finto scoop sensazionalistico.
  • Per quel che mi riguarda, il mio obiettivo non è quello di scardinare dogmi o togliere la fede dall’animo delle persone. Mi muovo in quanto storico, e quest’ultimo non ha finalità di distruzione di convinzioni altrui, ma solo quella di avvicinarsi il più possibile alla verità storica di un dato evento e/o personaggio.
  1. Alla luce dei tuoi studi che idea ti sei fatto del cristianesimo così come lo conosciamo? E’ un bluff o un complotto ben organizzato?
  • Non oserei arrivare a chiamarlo “complotto”, altrimenti è facile scadere nel solito e criticabile complottismo.
  • È di certo un sistema ottimamente organizzato. Basti pensare la valenza che poteva avere nell’antichità dal punto di vista del padrone e dello schiavo: quest’ultimo non si sarebbe mai rivalso contro il padrone, in quanto la dottrina gli imponeva, per logica di fede religiosa, soffrire così come aveva sofferto il Cristo sulla croce, ed accettare così la sua condizione per ottenere dopo la morte una ricompensa; il padrone, accettando la nuova religione del suo schiavo, avrebbe vissuto tranquillamente la sua vita forte del fatto che mai avrebbe subìto aggressioni da parte dei suoi stessi lavoratori presenti nella sua casa.
  • Un ragionamento forse troppo semplicistico, ma che andrebbe espanso e rivisto alla luce della società odierna.
  1. La tua ultima fatica in collaborazione con il grande Mauro Biglino ti ha avvicinato a quelle che sono le tematiche dei Mistery Hunters?
  • Assolutamente sì.
  • Posso solo anticipare che la presenza di possibili tecnologie e/o eventi misteriosi legati al personaggio di Gesù sono presenti in abbondanza in questo nuovo lavoro.
  • Sempre la precisazione doverosa: forti delle fonti a nostra disposizione, e con una bibliografia completamente accademica.
  1. Entriamo nel dettaglio parlaci dell’ultimo libro, chi erano gli Dei del Pantheon Cristiano? Gesù era un Dio o un Semi Dio?
  • Senza voler anticipare troppo, parte del libro vuole rifarsi ad un lavoro del 1913 di un eminente teologo, Wilhelm Bousset, intitolato “Kyrios Christos”.
  • In questo pregevole lavoro, che ancora oggi è considerato un pilastro per la ricerca storico-critica della storia del Cristianesimo antico, l’autore afferma che nei circoli cristiano-ellenistici (quelli da cui Paolo ha attinto parte della sua dottrina) Gesù era sì definito un essere divino, ma al di sotto di un normale dio, ma un semidio in piena regola (Bousset lo definisce un “mezzo dio”). Da qui, nel libro “Dei e semidei” scritto con l’amico e autore Mauro Biglino, partirà poi una lunghissima, stratificata e ampiamente documentata argomentazione in merito a questo piccolo pantheon a cui si aggiungeranno anche altri personaggi.
  1. Quali erano le sue reali caratteristiche non solo morali, ma anche fisiche, era davvero soprannaturale? Un Avengers del passato?
  • Posso anticipare, per esempio, che una delle caratteristiche di questo Gesù semidio erano le stesse dei suoi “colleghi” ellenistici e latini: il cambio di forma, per esempio.
  • A volte provocato da “qualcosa”, e molte altre volte del tutto intenzionale, tant’è che alcuni eventi ben conosciuti del suo arresto, ed entrati nell’immaginario collettivo, dipesero proprio da questa sua interessante (ma non unica) peculiarità.
  1. Quali erano le differenze tra gli dèi e i semidei?
  • Molto semplice: gli dèi erano esseri eccezionali, non spirituali (come dimostreremo nel libro), del tutto fisici, molto potenti con conoscenza e longevità superiori a quelli di un normale essere umano.
  • I semidei non erano altro che le unioni fra divinità ed umani: solitamente divinità maschili con ragazze vergini.
  1. Alla luce di questi approfondimenti cosa puoi dirci in merito all’Icore? Era un segno di divinità o di umanità?
  • L’Icore non era altro che il fluido che scorreva nelle vene delle divinità. Potremmo tranquillamente dire che era il loro sangue, velenoso per gli esseri umani. La cosa molto interessante è che viene descritto in due modi: trasparente come l’acqua, o bianco finissimo come il latte.
  • Tutto ciò mi ricorda le differenze di colore del nostro sangue: rosso molto scuro (diremmo cupo) per quello venoso, mentre di un rosso chiarissimo per quello arterioso. Una curiosità, a mio parere, non di poco conto.
  1. Il sincretismo religioso è probabilmente l’aspetto più marcato nella storia una ripetizione e continua modifica di una matrice originaria, hai riscontrato questi aspetti del mondo Cristiano in altre religioni, movimenti ed epoche storiche se si puoi citarci qualche esempio?
  • Gli esempi possono davvero essere molteplici. La citazione di Giustino, Padre della Chiesa, e delle sue Apologie, penso possa rendere chiaro realmente queste “somiglianze” fra religioni diverse: «Se dunque noi sosteniamo alcune teorie simili ai poeti e ai filosofi da voi onorati […] perché siamo ingiustamente odiati più di tutti? […] Quando noi diciamo che il Logos, che è il primogenito di Dio, Gesù Cristo il nostro Maestro, è stato generato senza connubio, e che è stato crocifisso ed è morto, e, risorto, è salito al cielo, non portiamo alcuna novità rispetto a quelli che, presso di voi, sono chiamati figli di Zeus.» (Apologie XX, 3).
  • La citazione potrebbe continuare, ma penso che questo basti per iniziare a comprendere.
  1. Conosci la Decima Legio Fretensis sai dirci qualcosa a riguardo?
  • Era una legione molto famosa utilizzata soprattutto nei momenti chiave della storia ebraica: ha soffocato le ribellioni zelote del 4 a.C. a seguito della morte di Erode il Grande, e quella del 6 d.C. con la deposizione di Erode Archelao.
  • Inoltre ha contribuito all’assedio di Gerusalemme durante la prima guerra giudaica. L’elenco sarebbe lungo.
  1. Un Saluto per i nostri lettori e Hunters?
  • Un saluto a tutti gli amici di Mistery Hunters, in attesa di poter tornare fra le “onde corte” della vostra radio!

 

Giuseppe Oliva – Team Mistery Hunters