CONVEGNO SUI TEMPLARI AD ALTOMONTE

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EMERGONO IMPORTANTI NOVITA’ SUI TEMPLARI E IL MISTERIOSO ABATE URSUS DURANTE UN CONVEGNO AD ALTOMONTE

Chiusura con il botto! Si potrebbe dir così con assoluta certezza riguardo alla tappa di chiusura degli appuntamenti culturali nell’ambito della Festa del Pane 2022 di Altomonte. Difatti, se il tema dell’1 Ottobre scorso era quello dei Templari, dell’Ordine di Sion, di una misteriosa Croce palestinese ritrovata nella vicina Malvito appartenuta presumibilmente a Ursus, detto “Principe Orso” (che fu abate della vicina abbazia della Matina e fondatore dell’Ordine di Sion), nessuno tra gli altomontesi presenti nel Salone Razetti mai si sarebbe immaginato di ascoltare anche importanti novità rispetto alle ipotesi su una possibile presenza dei Templari e delle organizzazioni esoteriche nella stessa Altomonte.

Durante questo incontro, che ha visto la presenza del sindaco Gianpietro Carlo Coppola e di alcuni amministratori tra cui l’assessore alla Cultura, Elvira Berlingieri si è addirittura parlato di reliquie legate ai cavalieri rossocrociati, oggi per lo più scomparse, che erano conservate in questo borgo medievale e annoverate in testi antichi che parlano dei capelli della Vergine e della Maddalena, di una Spina della Corona di Gesù, di reliquie della Croce di Cristo e di altri ancora.

Dopo l’introduzione di Nuccio Provenzano, primo a intervenire in merito è stato il professore Giovanni Cristofalo il quale, nel presentare il suo libro dal titolo “Il mistero della Croce di Pauciuri: sulle tracce dell’abate Ursus, dell’Ordine di Sion e dei Templari in Calabria”, ha tenuto a sottolineare che proprio dalla lettura della Platea di Santa Maria della Consolazione di Altomonte del 1486 si rileva che il nome “Ursus” viene accostato, per la prima volta in modo chiaro e inequivocabile, accanto a quello di Pauciuri (“Bauczuri”), la località dove è stata ritrovata dallo stesso Cristofalo la tomba dell’abate Ursus, personaggio misterioso cui si dice guidò un gruppo di monaci a Orval, nella foresta delle Ardenne, proprietà di Goffredo di Buglione uno dei comandanti della Prima Crociata.

Le novità più grosse su Altomonte sono arrivate dall’intervento del professore soveratese Giuseppe Pisano il quale si è soffermato innanzitutto sull’ipotesi, già in passato formulatadallo studioso Domenico Rotundo, che Santa Maria della Consolazione sia stata la chiesa di un’attigua commenda templare vicina. <<Lo si può riscontrare dal fatto che in epoca normanno-sveva la chiesa era dedicata a “Santa Maria dé Franchis (o Franconi)” e ciò rimanda ai cavalieri dell’Ordine del Tempio in quanto i Templari in Terra Santa venivano chiamati “Franchi”, così come i Normanni del Sud>> ha affermato Pisano. <<D’altronde quest’Ordine cavalleresco era in origine prevalentemente francese. Il cambiamento del titolo avvenne perchè probabilmente si desiderava cancellare la memoria dei Franconi cioè dei Templari>> ha aggiunto lo studioso soveratese.

Ma le sorprese non sono finite qui, infatti Pisano – che a Altomonte in passato aveva già individuato una croce rossa patente a cerchio tipica dei cavalieri rossocrociati posizionata sulla parete esterna della chiesa-fortezza di S. Maria della Consolazione- a seguito della precedente dissertazione dello storico locale Provenzano in cui affermava che nella succitata Platea è riportata la dicitura di una contrada denominata “Piccolo Orso” posizionata accanto alla chiesa, ha inteso rivelare ai presenti che, non a caso, accanto all’altare del suddetto tempio altomontese esiste una statua raffigurante proprio un piccolo orso! Una scoperta davvero sensazionale: una scultura finora rimasta inosservata che va nella direzione di quell’”Ursus”, il cosiddetto Principe Orso cui tanti studiosi di livello mondiale come Dan Brown e soprattutto gli autori de “Il Sacro Graal” (M. Baigent, R. Leigh e H. Lincoln) sono ancora alla forsennata ricerca di notizie.

Inoltre, Pisano ha voluto parlare di importanti reliquie che legano fortemente ai Templari conservate per secoli in Altomonte e che erano state citate in testi di alcuni studiosi antichi ma che negli ultimi tempi sono invece cadute nel dimenticatoio più totale. “Oltre alle reliquie legate alla Maddalena, a Gesù e alla Vergine SS.ma, erano presenti in questo luogo le sacre reliquie dei santi Barbara, Giorgio e Lorenzo, figure religiose particolarmente venerate dai Templari” ha detto Pisano. Infine, il professore soveratese si è soffermato sul sepolcro di ignoto cavaliere custodito nella chiesa della Consolazione la cui armatura, a suo dire, è “molto simile a quella dei cavalieri templari” e su una reliquia storica, considerata tra le più venerate al mondo che era gelosamente conservata in Costantinopoli e poi è sparita: la Verga di Mosè. “Ebbene il Santo Bastone di Mosè viene citato in questi testi antichi tra le reliquie presenti in Altomonte. Il Bastone di Dio con cui Mosè fece delle meraviglie e Davide uccise il gigante Golia, secondo il Midrash, il re di Israele lo lasciò ai suoi discendenti e i re Davidici lo usavano come uno scettro fino a che il primo tempio non fu distrutto.

Giuseppe Pisano

Giovanni Cristofalo