Triora la Salem Italiana

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Avete mai sentito parlare di “Inquisizione”?
Credo tutti, almeno una volta nella vita. Il termine racchiude in sé dolore, sopruso, ingiustizia, rabbia. Molte sono state le sue vittime, la maggior parte innocenti, con metodi poco ortodossi e senza rispetto per la vita umana. Un termine che non conosce confini.
E in Italia? Parlando del nostro Paese, particolarmente eclatante il caso della città di Triora, che nel 1587 circa era strategica dal punto di vista commerciale, essendo podesteria di Genova. Ricopriva un ruolo fondamentale negli scambi commerciali tra Italia, Francia e Mediterraneo tutto. In quegli anni fu al centro di una grave carestia, che stava mettendo a dura prova tutta la popolazione. La popolazione viveva nella costante paura della morte, e si ricercava una causa a tutto ciò; in quel periodo era decisamente frequente che venisse usata la medicina naturale, quindi erbe aromatiche e medicinali, ma quello che accadde a Triora lascia ancora oggi molti senza fiato. Si scatenò infatti una psicosi verso tutte quelle persone che erano in grado di guarire tramite le erbe, vennero accusate di stregoneria, di avere sottoscritto un patto con il Demonio che si serviva dunque di loro per ottenere i suoi scopi malvagi.


Complice l’ignoranza, mista alla paura e la religione che fomentava ogni genere di fobia, si diffuse questa convinzione. Intervenne l’Inquisizione e a quel punto non c’era più niente da fare. Venti persone incarcerate ingiustamente, case adibite a prigioni, torture e sevizie di ogni genere pur di ottenere una confessione di qualcosa mai commesso. Molte sono state le vite che vennero stroncate.
Fu inviato a Triora un Commissario di giustizia. In effetti, tra le altre enormità giuridiche rammentiamo che tutte le donne che fossero “nominate” da quelle già inquisite e torturate erano, a loro volta, inquisite e torturate immediatamente, senza che fossero giudicate giustamente e processate, e ciò accadeva con tale continuità, che praticamente quasi tutte le donne del circondario erano diventate “streghe”, a iniziare dalle plebee per finire con quelle di più alto livello socio-economico. Ma il peggio doveva venire: caso volle che il nuovo Commissario, Giulio Scribani, sul quale si nutriva grande fiducia per competenza e rettitudine, fosse misogino e totalmente imbevuto del pregiudizio fondante la caccia alle streghe. Ciò che accadde successivamente è facilmente immaginabile in quanto la psicosi unita all’ignoranza, portarono alla morte di venti donne ed un uomo.
Triora passò dunque alla storia come la Salem italiana, anche se il suo rapporto con il mistero parte dalle origini: lo stemma di Triora contiene l’immagine di Cerbero, cane a tre teste che sta a guardia degli inferi. Non è difficile rimanere affascinati da un borgo talmente colmo di mistero e storia, ma bisogna anche ammettere che molto probabilmente tutta questa situazione è stata creata “ad hoc” per una questione meramente economica. Creare una carestia lì a Triora, ritenuta il granaio d’Italia, per alzare i prezzi del grano, e spostare automaticamente l’attenzione da processi ben più gravi ed importanti che sono così passati in secondo piano. Questa dunque la vera motivazione di tanta cattiveria, incrementare la produzione di grano e alzare i prezzi improvvisando una carestia di cui vennero accusate le streghe. Tutta questa sofferenza ha avvolto Triora in un’atmosfera misteriosa e oscura che ancora oggi è percepita vividamente.


Nel maggio del 2000, il congresso della stregoneria si è riunito proprio a Triora e dopo giorni di convegni, ha deciso di organizzare un’escursione notturna per il borgo e visitare così i luoghi protagonisti del processo. Alcuni dei partecipanti all’escursione hanno avvertito dei malori, ai quali però non si è dato peso in quell’istante, solo successivamente, analizzando le foto e i video fatti quella sera, i protagonisti della vicenda si sono resi conto di alcune luci che si muovevano velocemente, probabilmente “orbs”, agglomerati di materia primordiale dunque, intorno a loro e di alcune forme umanoidi in una nube bianca. Gli stessi partecipanti al congresso hanno aspettato qualche giorno prima di rendere pubblico l’accaduto poiché credevano fossero foto fuori fuoco o difetti delle apparecchiature; controllando e verificando poi però si sono resi conto della veridicità di quello che stavano vedendo. Episodio probabilmente isolato, ma che non ha fatto altro che aumentare il mistero intorno a quello che è considerato uno dei borghi più spaventosi al mondo. Gli stessi abitanti successivamente hanno ammesso di aver visto spesso delle presenze aggirarsi per il borgo, soprattutto nella zona di Cabotina, quartiere periferico malfamato dove si narrava che le streghe si incontrassero per svolgere i loro Sabba e per preparare gli unguenti e gli incantesimi che avrebbero poi causato la carestia. La presenza più “famosa” sarebbe quella di Isotta Stella, nobil donna di Triora tra le prime ad essere accusata di stregoneria. Naturalmente la leggenda sguscia nei meandri del tempo, ma tra gli abitanti resiste la convinzione che effettivamente quel posto incantato e misterioso non sia mai stato abbandonato da coloro che lì hanno vissuto i loro ultimi giorni di vita.
Naturalmente cavalcando l’onda dell’entusiasmo e del turismo, il comune di Triora ha non solo aperto un museo sulla storia della città e sui suoi usi e costumi, ma sulla stregoneria in genere e sull’episodio che ha riguardato il borgo. All’interno dello stesso vi sono sia sezioni storiche dunque, sia una sezione, ubicata nelle cantine dello stabile, dove in origine furono imprigionate le donne; sono state ricostruite alcune scene come gli interrogatori e la prigionia e all’interno di tutto il museo sono state dislocate statue che riproducono l’immagine classica e stereotipata della strega, a cavallo di una scopa ad esempio. Sono contenuti anche dei documenti del processo, ma gli atti originali del processo sono andati persi quasi totalmente.


Tutto questo e molto altro è Triora, luogo magico, circondato dalla natura, avvolto nel mistero e sospeso nel tempo, in un tempo in cui magia e scienza erano un’anima sola.

Annachiara Mele – Team Mistery Hunters